Per la prima volta dalla fondazione del museo nel 1971, vengono aperte ai visitatori tutte le stanze private di Freud. Il rinnovamento degli spazi ha fatto sì che la superficie di esposizione venisse quasi raddoppiata. Su circa 550 m² è possibile scoprire il grande psicoanalista come mai prima d'ora.
Per quasi mezzo secolo, dal 1891 al 1938, Sigmund Freud visse e lavorò in questa casa in affitto del periodo della Hochgründerzeit viennese. In quegli anni, la famiglia si spostò su diversi piani dello stabile. Qui nacquero le sue opere più importanti (come "l'interpretazione dei sogni", "Sulla psicoanalisi", "L'Io e l'Es" e molte altre).
Proprio qui, nella sala d'aspetto del suo ambulatorio, si svolgevano gli incontri della nota Società psicologica del mercoledì (il primo gruppo di lavoro psicoanalitico).
Berggasse 19è e rimane la patria e il lascito di Sigmund Freud. Dopo l'annessione dell'Austria alla Germania, nel giugno 1938, Freud dovette fuggire e trascorse il suo ultimo anno di vita a Londra. Segnato da una grave forma tumorale, mise fine alla propria vita con un'overdose di morfina grazie all'aiuto di un amico medico.
Freud morì a 83 anni.
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